mercoledì 16 luglio 2008

La stazione di "Haidorf Bnf"

Salve a tutti!
Ecco come promesso l'aggiornamento. Innanzi tutto il nome della stazione "Haidorf" deriva dalla traduzione in tedesco delle parole squalo e città che unite creano il nome definitivo.
Come potete vedere nella foto sotto la stazione principale è praticamente finita. Restano da fissare solo gli otto binari della piattaforma girevole. Poi devo fare tutti i collegamenti elettrici e quelli meccanici per il comando dei deviatoi.


Nella parte in basso a sinistra della foto sopra ci sono i due binari di uscita verso il "mondo"

Qui sotto invece un vista più ravvicinata dell'arrivo passeggeri. in mezzo vediamo la Kof che ha posizionato il vagone postale sull'apposito binario collegato all'ufficio postale.
Qui sotto la vista della stazione dal fabbricato viaggiatori. Sul secondo binario in arrivo un IC mentre dal terzo sta per partire un locale. Il magazzino merci, dove un BR38 sta arrivando con il suo convoglio, è stato completamente autocostruito da mio suocero. Un lavoro certosino e di notevole precisione.
Sotto uno scorcio a livello binari.
Qui vediamo una panoramica che quando la stazione verrà posizionata non sarà più possibile apprezzare in quanto questo lato poggierà contro il muro.

sabato 2 febbraio 2008

Progetto tettoia in vetro parte 2

Ed ecco come apparirebbe la tettoia sulla stazione. Le ampie vetrate permettono di poter vedere i treni anche se in realtà la visione sarà più laterale in quanto il piano della stazione è a circa 1.50 per consentire una visione più realistica.
Le strutture saranno due per poter avere un maggiore realismo e poter coprire almeno 3/4 carrogge passeggeri.

Progetto tettoia in vetro parte 1

Leggendo e indagando (in particolare su Tutto Treno & Storia nr. 68) ho scoperto che una struttura tipica delle ferrovie in germania è la copertura dei binari. Probabilmente dovuta anche alle condizioni meteo che in inverno in particolare sono molto avverse. Queste infatti sono due fotografie della tettoia esistente a Bonn e dalle quali, oltre a quanto pubblicato su Tutto Treno di cui sopra ho preso spunto per disegnare il mio progetto.
Dopo aver disegnato il frontale in forma curva ho poi studiato delle varianti che mi permettessero una più agevole realizzazione e alla fine sono arrivato a schegliere il disegno in basso.
Poi prima di procedere ulteriormente ho realizzato il modello in scala reale con del cartoncino.
Questo mi ha permesso di rendermi effettivamente conto del risultato che andrei a ottenere e quindi a poter decidere se provare a realizzare questa struttura.

E questo è il risultato. In fase realizzazione farò in modo che la parte a sinista sebbene fissata alla banchina possa essere facilmente rimossa. Inoltre le travese che in questo modello si vedono non ci saranno e verranno sostituite da dei tiranti per il sostegno della catenaria.
La parte superiore della tettoia sarà anche lei mobile al fine di poter intervenire agevolmente per sganciare vagoni o per eventuali deragliamenti da sistemare!!!








lunedì 21 gennaio 2008

Scelto il nome delle mie ferrovie.

Salve a tutti
dopo vari ripensamenti e idee per dare un nome personalizzato alla mia ferrovia sono finalmente arrivato a una scelta.
Questa scelta è stata dettata anche dall'esigenza di non modificare le sigle ferroviarie già presenti sulle locomotive, e dal fatto che ho scelto di ambientare il mio plastico a cavallo della III-IV Era tedesca.
Quindi inevitabilmente la sigla "DB" sarebbe dovuta rimanere.
Dopo vari ripensamenti a nomi ricunducibili all'acronimo di cui sopra mi è poi venuta in mente la seguente soluzione che riassume la voglia di un esercizio ferroviario di stile tedesco realizzato in casa!
Ed ecco nata la "Domus Bahn"

Luca

mercoledì 16 gennaio 2008

Centrale di comando

Ed ecco il cuore pensante del sistema!!!

Siccome tutta la struttura principale del plastico si trova in una stanza dedicata in garage, ho pensato di predisporre tutti i dispositivi di comando (trasformatori e centraline digitali) su un pannello in modo da poter trasferire il tutto in casa e lavorare tranquillamente e in compagnia. Ho quindi messo su una tavola da 15 mm. di spessore il trasformatore Fleishmann, la centralina Lenz. Ho poi collegato le tre uscite (corrente continua, digitale programmazione, digitale) a un deviatore il quale a sua volta esce su uno spezzone di rotaia e sul banco prova a rulli. Tutto il materiale è saldamente ancorato alla base per mezzo di viti e staffe che ho messo successivamente a queste fotografie.
Il tutto è collegato a una ciabatta da 4 posizioni (in alto a destra) che mi permette di collegare anche il Dremel e la stazione saldante quando devo fare le digitalizzazioni. Inoltre l'uscita digitale oltre ad andare nel deviatoio a tre posizioni va anche a una presa di corrente dove poi collegherò a mezzo spina tradizionale il circuito del plastico, così da poter collegare il tutto in un secondo.
Sulla manopola ho poi attaccato una etichetta con le indicazioni del sistema in uso sul binario prova e sul banco a rulli.
Ho testato il tutto e funziona perfettamente.

Il cielo in una stanza

Ecco come appare la colorazione del cielo. Purtroppo dalle fotografie scattate sembra un azzurro molto intenso ma nella realtà è più chiaro.
Per realizzarlo ho usato una pistola a spruzzo e ho dato due mani. La seconda mano ho schiarito l'azzurro in modo da creare delle diversità cromatiche.
Inoltre non sono passato sulla totalità del fondo ma solo a "macchie" così da far sembrate il cambio simile a nuvole.
Devo dire che dal vivo l'effetto si nota meglio.
Appena ho completato l'illuminazione proverò a fare nuove foto che spero siano più realistiche.

Interno galleria 2

Eccoci alla seconda parte.
Dopo aver proceduto come per la facciata alla tracciatura delle pietre interne e alla loro incisione, sono passato alla colorazione delle stesse.
Rispetto alla facciata del portale ho caricato maggiormente il colore in modo da avere un colore decisamente più scuro dovuto agli accumuli di sporco tipico delle gallerie, in particolare con i treni a vapore.
Alle due barre ho attaccato due piattine di ottone che resteranno verso l'interno in modo da consentire ai pantografi di alzarsi e abbassarsi senza problemi alla fine di una futura catenaria. Inoltre permetteranno alla catenaria stessa di restare a distanza al centro di binari.
Ed ecco la vista frontale dal livello binari.
Adesso per completare l'opera resta solo da "sporcare" la parte superiore dell'arcata del portale in quanto è la zona maggiormente investita dai fumi dei treni. Poi verrà stesa un pò di vernice spray opaca così da proteggere maggiormente i colori.

sabato 12 gennaio 2008

Interno galleria

Dopo aver creato il portale della galleria sono passato alla realizzazione della parte iniziale della galleria, così da poter avere un effetto scenico migliore e realistico. Per la realizzazione ho usato la sagoma che avevo utilizzato precedentemente per il portale così da avere le misure esatte.
Poi una volta realizzate 4 pannellini per galleria (per un totale di circa 6 cm di profondità sono passato al taglio e assemblaggio.


Il taglio l'ho eseguito utilizzando un normale archetto taglia-polistirolo a pila che si trova in vendita in una qualsiasi cartoleria che abbia materiale didattico.

Importante è tenersi un mezzo centimetro più larghi rispetto all'entrata della galleria. Questo ci darà modo poi di stendere uno stato di gesso a copertura del polistirolo. Qualora invece si volesse incollare del cartoncino riproducente mattoni o materiali simili lo spazio da lasciare è molto meno.



Tra i due pannelli frontali e quelli posteriori ho inserito due tondini di ottone allo scopo di poter avere in futuro un aggangio predisposto per la catenaria senza dover troppo complicarmi la vita! La distanza del tondino inferiore è a norma NEM e ho tenuto come misura quella più alta possibile in modo da agevolare l'entrata delle locomotive e vagoni con pantografo alzato.

Alla prossima con la continuazione e fine dell'interno.